venerdì 30 novembre 2007

Verbale della riunione delle Sezioni Napoli 1 e Napoli 2 dell’A.I.F Tenutasi a Novembre 07.

Il 6 novembre alle ore 16 nell’aula IG09 del Dipartimento di Scienze Fisiche dell’Università Federico II di Napoli, si svolge una riunione delle sezioni dell’A.I.F. Napoli 1 e Napoli 2.
Sono presenti i soci: Maria. Astarita, Franco di Liberto, Laura Franchini, Isabella Terracciano, Luigi Capuozzo , Ciro Bonetti, Remo Nino Guglielmo,Vincenzo Cioci, PietroCerreta.
Verbalizza Laura Franchini
I punti all’o.d.g. sono:
1) attività della sezione;
2) reclutamento nuovi soci;
3) varie ed eventuali.
Punto 1.
F. di Liberto: propone di rianimare le attività della sezione con le seguenti iniziative:
1) ricostruire la storia delle sezioni di Napoli dagli anni ’70 in poi,
2) creare un Blog delle sezioni che permetta ai soci di confrontarsi e comunicare facilmente a distanza.
Franchini: dichiara di possedere informazioni sulla cron-istoria della sezione dal 1987 in poi cioè da quando ne è diventata segretaria.
Astarita: afferma che con piacere fornirà altre informazioni sulle attività della sezione nel periodo antecedente l’87, quando cioè era segretaria Anna Creca.
Terracciano: premette che la mancanza di preparazione da parte dei docenti nella pratica del Laboratorio è una delle principali cause che rendono insoddisfacente la maniera in cui viene Insegnata la Fisica, propone quindi l’organizzazione di un corso di Laboratorio per docenti delle scuole secondarie a cura della sezione di Napoli dell’A.I.F.
Cerreta : ricorda che nel 2008 ricorre il 50-enario dalla nascita del PSSC . Poiché i libri del PSSC hanno dato l’avvio a tutte le successive innovazioni nell’insegnamento della fisica, avrebbe senso oggi farne conoscere l’attualità e la storia, anche a coloro non hanno avuto il privilegio di usarli come libri di testo. Propone dunque l’organizzazione di un Convegno su “I 50 anni del PSSC”.
Capuozzo : ricorda che la sezione di Napoli 2 nel 1999 ha già organizzato con successo un corso di Laboratorio per docenti, e quindi è ben lieto di ripetere l’esperienza. Dichiara inoltre di appoggiare volentieri la proposta di Cerreta.
Punto 2 .
Cerreta: Osserva che causa del progressivo invecchiamento dei soci A.I.F. che da tanti anni portano avanti brillanti iniziative, si fa urgente la necessità di “ passare il testimone “ a soci più giovani. Le iniziative suggerite potrebbero servire a creare nuovo entusiasmo verso le iniziative dell’A.I.F.
Punto 3.
Franchini:
propone che tutti i presenti collaborino alla compilazione di questo resoconto della riunione, scambiandosi suggerimenti per e-mail. Una volta completato, sarebbe opportuno inviarlo al google group dei segretari.
Richiede, inoltre, la convocazione a breve di un’altra assemblea dei soci per discutere il regolamento della Sezione Napoli 1 dell’A.I.F.
La seduta è tolta alle ore 18.




martedì 27 novembre 2007

Sabato 1 dicembre alle ore 11 a Città della Scienza si riuniranno "Gli amici di Città della scienza": un gruppo di sognatori che crede molto nell'importanza della divulgazione per migliorare il livello culturale del mondo che ci circonda, e per questo da quattro anni a questa parte realizza interessanti iniziative nel museo. Per conoscerle potete accedere alla pagina "Amici di Città della scienza" dalla home page del sito. Dunque siete invitati a salire a bordo se vi piace navigare in un mare tumultuoso e pieno d'imprevisti... a sabato.

domenica 25 novembre 2007

A Forli dal 29 Novembre al 1 Dicembre Convegno Nazionale Sulla Comunicazione della Scienza





Vi segnalo, su indicazione di Vincenzo Cioci, questo convegno che ci riguarda particolarmente. Il convegno ha cadenza annuale ed è organizzato dal gruppo Ics (Innovations in the Communication of Science) del Laboratorio Interdisciplinare della Sissa di Trieste in collaborazione con l'associazione Nuova Civiltà delle Macchine. Il link al programma completo del Convegno è: http://ics.sissa.it/conferences/cs2007.pdf


Gli argomenti del convegno sono:
Percezioni pubbliche della Scienza, Comunicazione istituzionale della scienza, Comunicazione pubblica della scienza con particolare attenzione a:
Scienza e media
Divulgazione della scienza
Comunicazione del rischio
Arte, letteratura e scienza
Comunicazione della scienza tra non-esperti
Comunicazione interna della scienza
Storia della comunicazione della scienza.

Altre informazioni le trovate sul sito dell’ICS
http://ics.sissa.it/conferences/cs2007.html

A proposito di comunicazione scientifica Enzo De Luise ci segnala l’articolo:
Un'immensa voragine nello spazio"E' il segno degli Universi paralleli"
"Esisterebbero una miriade di universi intorno al nostro
"
di LUIGI BIGNAMI
C'E' UN'IMMENSA voragine nell'Universo. Si trova tra 6 e 10 miliardi di anni luce dalla Terra. Si tratta di un volume di spazio con un diametro di circa 900 milioni di anni luce dove il "nulla" la fa davvero da padrone. Agli strumenti che l'hanno scoperto appare come una gigantesca macchia oscura nel cielo, come se una mano smisurata avesse cancellato quasi tutti gli oggetti luminosi presenti al suo interno. Ora un gruppo di ricercatori ha dato una spiegazione a quel fenomeno. Suona fantascientifico, ma Laura Mersini-Houghton dell'Università del North Carolina a Chapel Hill (Usa) dice proprio così: "E' l'impronta indelebile di un altro universo che sta oltre il nostro". Ma per capire questa spiegazione - apparsa su NewScientist - che potrebbe rivoluzionare tutte le idee sorte sul nostro Universo è necessario fare un passo indietro.
Franco di Liberto

venerdì 23 novembre 2007

Vi invito a partecipare alla presentazione degli strumenti antichi di Fisica che farò domenica 25 novembre ore 12 a Futuro remoto nell'ambito degli" Incontri con gli esperti". Mi piacerebbe confrontarmi con le vostre idee e farvi conoscere la bellezza degli strumenti storici. A presto, Laura Franchini.(Se venite chiedete dov'è l'aula Stella conla collezione storica.)

giovedì 22 novembre 2007

La Fisica può anche.....far smettere di fumare!


Essendo fumatore ..mi permetto questa ironia dopo aver letto nell'ultimo numero di asimmetrie
l'emozionante brano di Camilleri.
Franco di Liberto

L’infinito
a portata di mano
.
di Andrea Camilleri

Con grandissimo dispiacere di mio padre, che
era fisico-matematico, arrivai alla terza liceo che
ancora non sapevo memorizzare le tabelline.
Figuratevi se potevo affrontare la trigonometria
o la fisica! La mia professoressa, rendendosi
conto che ero assolutamente negato, fece con
me un patto: mi avrebbe dato la promozione col
sei se in tutte le altre materie scolastiche avessi
avuto almeno sette. Rispettai il patto e lei lo
rispettò. Fortunatamente non dovetti sostenere
il terribile esame di maturità perché, nell’aprile
del 1943, gli eserciti alleati erano alle porte
della Sicilia, sentivamo il rombo delle cannonate
su Lampedusa, e quindi fummo giudicati per
scrutinio. Venni promosso e da lì a due mesi,
chiamato alle armi con un anno d’anticipo,
mentre gli alleati sbarcavano, sostenni il mio
vero esame di maturità alla vita. Devo confessare
che, col trascorrere degli anni, ho sempre più
rimpianto di non essere mai riuscito a capire
nulla di matematica e fisica. Ho persino tentato
di leggere libri divulgativi che anche un bambino
di sette anni riusciva a comprendere, niente
da fare. Con l’età, ho cominciato a giudicare
questa mia incapacità come una vera e propria
menomazione connaturata, una malformazione
di nascita, un brutto handicap che m’impediva
una più ampia comprensione del mondo. La
discreta conoscenza letteraria della quale sono
in possesso riesce infatti solo a spiegarmi, in
parte, i comportamenti umani, i loro complessi
rapporti con gli altri e con la società, ma non
riesce minimamente a illuminarmi su elementari
fenomeni quotidiani come il sole, l’aria, la luce, la
terra, il fuoco. Sono insomma un rappresentante
mezzo cieco di una delle due culture, per
parafrasare un titolo di Snow, che anela ormai
invano a conoscere un minimo, un qualcosa,
dell’altra cultura perché pensa che ne uscirebbe
enormemente arricchito. Così, per rifarmi,
assiduamente leggo le pagine scientifiche dei
giornali e, per quel poco che riesco a capirci,
m’entusiamo ad ogni nuova scoperta, a ogni
nuova avventura scientifica. Sono come un tifoso
che esulta a bordo campo ma non saprebbe
calciare un pallone. Perciò la prima volta accolsi
con entusiasmo l’invito a visitare i laboratori del
Gran Sasso. Ci entrai, lo confesso, con un certo
batticuore che si accentuò non appena mi resi
conto della vastità incredibile di quei laboratori
sotterranei. La prima impressione che ne ebbi
fu quella di vedere tre enormi cattedrali viventi
messe l’una accanto all’altra. Io, che non sono
credente, ne ebbi come un senso di religiosità
laica. Tanto che, fumatore accanito come sono,
spontaneamente, per rispetto, mi passò la voglia
d’infilarmi una sigaretta in bocca, non avevo
bisogno d’obbedire ai grandi cartelli sui quali
c’era scritto ch’era vietato fumare. Mentre mi
parlavano delle ricerche in corso, tra le quali
una che avrebbe spedito dei neutrini da Ginevra,
io mi incantavo dietro agli stupendi nomi coi
quali venivano designate le varie ricerche, nomi
certamente attinenti alle diverse specificità, ma
che mi aprivano la fantasia, me la liberavano,
mi trasformavano le grandi apparecchiature in
immense suggestioni in grado di trasportarmi
in un fantastico viaggio verso il Sole e le stelle,
assai più che delle comuni astronavi. Da lì a poco
mi trovai commosso fino alle lacrime. Fu quando
mi venne spiegata l’importanza fondamentale
di una certa quantità di piombo ritrovata in una
nave romana affondata oltre duemila anni fa:
quell’antico piombo aveva permesso di studiare
meglio i neutrini. In quel momento compresi che
dentro quel laboratorio era il tempo stesso a
concretizzarsi, a rappresentarsi interamente nel
suo passato, nel suo presente e nel suo futuro.
Ci sono tornato una seconda volta, mi hanno
fatto vedere la gigantesca apparecchiatura per la
ricerca dei neutrini ormai in pieno corso, ancora
una volta non ho avuto nessuna voglia di fumare.
Mi sono ripromesso di tornarci almeno una terza
volta. Perché? Perché mai come lì, sottoterra, in
un ambiente chiuso, ho provato la sensazione
vertiginosa di avere l’infinito a portata di mano.

asimmetrie 5 / 9.07 / le onde gravitazionali

mercoledì 21 novembre 2007

E' nato il sito " SciVee", uno YouTube per la Scienza

Innanzitutto un N.B. sul Post precedente :
per leggere le locandine di Futuro Remoto,basta 'cliccarci' sopra

Veniamo alla novità odiena

Il caro Enzo De Luise della Biblioteca Roberto Stroffolini del Dipartimento di Scienze Fisiche della “FedericoII” ci ha girato questa interessante segnalazione che ha ricevuto della dott.ssa Antonella De Robbio del CAB (Centro di Ateneo per le Biblioteche) dell’Universita' degli Studi di Padova

Nasce SciVee, uno YouTube per la scienza
http://www.scivee.tv/


E' online una nuova piattaforma per la condivisione delle ricerche
scientifiche. Realizzata per aiutare i ricercatori di tutto il mondo a
scambiarsi documenti e informazioni, si distingue per la possibilità
di affiancare alla pubblicazione scientifica un video di presentazione.

Una piattaforma di condivisione multimediale per le ricerche
scientifiche. Questo è SciVee, uno YouTube per la scienza, che ha fatto il suo esordio la settimana scorsa.
Gli autori sono invitati a pubblicare i loro testi introducendoli con un breve filmato.

Non è la prima iniziativa del genere ma si annuncia come la più interessante al momento. Su SciVee, infatti, possono essere caricati tutti i documenti scientifici e con diverse modalità di fruizione e di accesso.

Gli autori del progetto invitano caldamente a pubblicare ricerche già di dominio pubblico e di metterle a disposizione di tutti.

L’iniziativa ha, però ha i suoi limiti.
Oltre alle eventuali limitazioni imposte dal diritto d'autore, infatti, c'è anche la barriera degli argomenti troppo specialistici. Anche le introduzioni divulgative via video non rendono mai troppo comprensibili i contenuti.

L'iniziativa, è l'ultimo sforzo della
Public Library of Science (PLoS) che, per l'occasione, ha unito le sue forze con la National Science Foundation e ha usufruito della perizia informatica del San Diego Supercomputer Center.
Oltre a SciVee ricordiamo anche altri progetti basati sulla condivisione del sapere scientifico che hanno visto la luce negli ultimi tempi.
Innanzitutto,
Science Commons, versione delle creative commons pensata appositamente per le ricerche accademiche, che recentemente ha inaugurato tre progetti distinti, uno dedicato agli studenti, l'altro alle ricerche biologiche e il terzo alle neuroscienze.
OpenWetWare invece si dedica esclusivamente alle ricerche in biologia (in tutte le sue possibili declinazioni) ed è molto simile a SciVee, eccezion fatta per i video di presentazione.
Altri progetti si limitano a indicare l'esistenza di ricerche scientifiche sui più svariati argomenti, a partire dalla National Library of Medicine statunitense e il
MitOpenCourseWare, che condivide alcuni corsi tenuti alla celebre università del Massachusetts.


Il 23 Novembre Inizia Futuro Remoto ...fino al 16 Dicembre



Visitiamo
la mostra
e riportiamo
su questo sito le nostre impressioni
ed i nostri commenti!


Franco di Liberto


















venerdì 16 novembre 2007

Ancora un Evento interessante

Nei giorni 16, 17 e 18 novembre presso il
Complesso universitario di San Marcellino e Festo,
si svolgerà un evento dal titolo
“Collezionare la Natura.
Mostra mercato di oggetti naturali”,

organizzato dal Centro Musei delle Scienze Naturali.

E’ possibile scaricare il programma completo dell’iniziativa dal sito:

http://wpage.unina.it/area.download/cir/mostra_mercato-locandina_4.pdf

Tutti gli interessati, docenti e studenti sono invitati ad intervenire.

Franco di Liberto

mercoledì 14 novembre 2007

Evento interessante a S. Maria la Nova

Evento nella Sala dell'Antico
Refettorio del Complesso Monumentale di S. Maria la Nova - Napoli
Sabato 17 Novembre 2007

Mi hanno segnalato questo evento.
Mi pare interessante!
Potete trovare i dettagli del programma sul sito

http://www.leconnessioniinattese.com

Franco di Liberto

Le Connessioni Inattese
L'evento che ha per titolo "Le connessioni inattese"
(nome anche del periodico In distribuzione gratuita dal Gennaio 2001)
è "connesso" ad un'espressione usata da Jules-Henri Poincaré, matematico e filosofo della scienza (1854 - 1921) nella sua opera filosofica "Science et mèthode" (1909) particolarmente aderente agli obiettivi dell’associazione Altanur:
"Via via che la scienza si sviluppa, diventa sempre più difficile averne una visione complessiva; si cerca allora di dividerla in tanti pezzi e di accontentarsi di un pezzo solo; in una parola ci si specializza. Continuare in questa direzione sarebbe di grave ostacolo ai progressi della scienza.Lo abbiamo detto: sono le connessioni inattese fra diversi domini scientifici che rendono possibili tali progressi."
Colore testo

mercoledì 7 novembre 2007

Presentazione

L’Associazione per l ’ Insegnamento della Fisica ,
(Aif Sezioni Napoli 1 e 2 e Sezione di Calitri)
ha deciso di aprire questo Blog sull’Insegnamento
della Fisica e sulla Divulgazione di semplici Esperimenti
di Fisica nella certezza di attivare una “valanga”
di contributi da parte di coloro che da anni lavorano
nelle scuole e nell’Università (a Napoli ed in Campania)
arrovellandosi il cervello con l'obiettivo di stimolare negli allievi l’attenzione ai fenomeni (fisici, chimici etc), attivare la sensibilità scientifica ed elevare il livello culturale.
Sono quindi bene accetti in questo Blog commenti e contributi
sui problemi che costantemente incontriamo
e sui (pochi e preziosi!) gratificanti momenti di successo
che ci mantengono attaccati a questo lavoro.
Coloro che vogliono contribuire, oltre che con i commenti (che sono completamente liberi) con un Post, possono inviarne il testo ad uno dei seguenti indirizzi
laura.franchini@libero.it
luigi.capuozzo@istruzione.it
remonino.guglielmo@tin.it
diliberto@na.infn.it